martedì 1 agosto 2017

Glass Magician (Charlie N. Holmberg)

Dove l'avevamo lasciata? Dunque… la nostra Coney, nel primo libro della serie - Paper Magician - era impegnata a salvare il suo Maestro Emery Thane. Un'impresa piuttosto ardua per lei, apprendista Piegatrice, ma che - ora lo posso dire visto che siamo al secondo volume - la vedrà uscire vincitrice così come vedrà Emery salvo! I pericoli, però, non sono affatto finiti e Coney non può portare avanti i suoi studi in modo sereno e tranquillo. 

Eh no. Proprio no!

Innanzitutto la ragazza è un po' turbata per via della vicinanza di quell'uomo che ha imparato a conoscere in modo così profondo durante l'avventura precedente. Un uomo a cui, essendo il suo Maestro, Coney non dovrebbe guardare con occhi dolci. Ma è più forte di lei: oramai si sente parte di quell'uomo a cui ha ridato un cuore. Quell'uomo con il quale vive e con cui condivide l'arte magica della carta. Coney si sente attratta da lui. Ma lui? Lui sa di essere il suo Maestro e che questo rappresenta un ostacolo ma non è certo indifferente. 

Teme per la sua incolumità soprattutto dopo che si manifesta un nuovo pericolo: qualcuno è sulle tracce della giovane apprendista. Qualcuno che vuole vendetta e che non ha dimenticato cosa Coney ha fatto per salvare Emery. Perché se, da una parte, il Maestro Piegatore si è salvato, qualcun altro è stato sacrificato. Sacrificio che ora qualcuno intende vendicare. I "cattivi" sono due. Uno più terrificante dell'altro visto che si tratta di assassini con i quali non si può scendere a patti.
Eppure... Coney ci prova. La giovane apprendista - in modo del tutto avventato - ritiene di dover affrontare da sola il pericolo che risponde al nome di Grath Cobalto, un mago che si mette sulle tracce della ragazza per carpirle un segreto (quello che lui ritiene debba essere tale) che gli permetterà di concretizzare la vendetta che ha in mente. Coney non si rende conto, sulle prime, di quanto questo mago sia potente e pericoloso: mentre Coney esercita arti magiche con la carta, da brava apprendista Piegatrice, il suo avversario ha a che fare con il vetro e può essere davvero molto pericoloso. Inoltre, non è nemmeno solo... Ed il pericolo corre su due diversi binari.

Se nel primo capitolo la storia, del tutto fantastica, era finita nel sangue, stavolta inizia nel sangue. Eh sì perché abbiamo a che fare con degli assassini veri e scorreranno fiumi di sangue visto che è proprio questo l'elemento con cui esercitano la loro magia i cattivi di turno, gli scissionisti.

Grath non lo è ma il suo compagno sì! 

Questa volta l'ambientazione è più concreta visto che siamo a Londra ma abbiamo sempre a che fare con magie di diverso tipo. A quelle con la carta si sommano quelle con il vetro e stavolta ci si ferisce davvero, con il vetro. Poi, si sa, quando c'è di mezzo la magia, tutto può succedere!

La prima parte del libro mi è sembrata un tantino lenta mentre nella seconda parte la narrazione accelera. E' una giovane eroina, la nostra Coney. Eroina nel primo volume ed eroina anche stavolta. A dire il vero questa volta i guai se li va a cercare e poi cerca di rimediare ma rischia davvero di rimetterci la pelle.

Libro ben scritto, scorrevole, frutto di una mente fertile e davvero fantasiosa, il libro non risparmia particolari descrittivi ed anche stavolta quando Coney o Emery creano degli animaletti con la carta sembra quasi di vederli uscire dalle pagine. 

Lo consiglio solo dopo aver letto il primo altrimenti non si riesce ad afferrare il senso di alcune vicende. 

E la storia d'amore tra i due? Bhè... non posso certo dire che vissero tutti felici e contenti ma si può ben sperare.

Con questa lettura partecipto alla Challenge La ruota delle letture per l'obiettivo n. 15 - un libro fantasy. Più fantasy di così... 
 

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